Come spieghi la IgAN quando incontri qualcuno che non conosci? È difficile descriverla in poche parole, soprattutto quando i tuoi sintomi sono imprevedibili. Ecco qui un breve promemoria di cosa accade nei nostri corpi.
Sostanzialmente, la IgAN è una malattia renale. Un anticorpo chiamato immunoglobulina A (IgA) si accumula nei filtri dei reni, causando infiammazione e danni.1 I filtri, chiamati glomeruli, filtrano l’acqua in eccesso e i prodotti di scarto dal sangue.1 Tuttavia, quando i glomeruli sono danneggiati, i reni lasciano passare cellule del sangue e proteine nelle urine.1
È come un scolapasta che lascia scappare sostanze benefiche necessarie, come proteine e globuli rossi, quando invece sarebbe necessario un setaccio che filtri le sostanze nocive, come rifiuti tossici e acqua in eccesso.
Ascolta il Professor Jonathan Barratt che spiega che cos’è la IgAN. Il Professor Barratt è un nefrologo di Leicester, Regno Unito, con un’esperienza trentennale nell’assistenza di pazienti convivono con IgAN.
I medici non lo sanno ancora con esattezza.1 Alcuni la considerano una malattia autoimmune, poiché il danno renale è causato dal sistema immunitario dell’organismo.2
La IgAN può interessare diversi membri della stessa famiglia, sebbene si tratti di un’eventualità molto rara.1 Difatti, ognuno può svilupparla a qualsiasi età, benché sia più probabile diagnosticarla negli uomini dall’adolescenza fino ai 30 anni inoltrati.2,3 Inoltre, è più comune tra le persone asiatiche e caucasiche.2,3
Attualmente, come per molte altre malattie croniche, non esiste una cura per la IgAN.1,4 Tuttavia, è possibile vivere una vita piena e appagante e la malattia può regredire completamente o parzialmente.1,4
La verità è che gli scienziati hanno bisogno di acquisire maggiori informazioni sulla IgAN, e si stanno impegnando a tal fine. Condividendo le nostre esperienze qui su IgAN Friends, possiamo tutti contribuire a migliorare le conoscenze su questa condizione e su cosa significa davvero convivere con la IgAN. Quindi, uniamoci e iniziamo a condividere le nostre storie. Possiamo aiutarci a vicenda.
Bibliografia